Esce il 9 maggio al cinema FANTASTIC MACHINE, il documentario rivelazione che smaschera le bugie della società delle immagini, prodotto da Ruben Östlund e con la voce narrante di Elio Germano

Premiato al Sundance Festival e alla Berlinale, esce il 9 maggio al cinema FANTASTIC MACHINE, documentario rivelazione prodotto da Ruben Östlund (regista due volte vincitore della Palma d’Oro per Triangle of Sadness e The Square) e presentato nella versione italiana con la voce narrante di Elio Germano.

Sono ormai passati quasi due secoli dall’invenzione della fotografia, ma dalla camera oscura a Instagram, dalla TV in bianco e nero a YouTube, l’immagine fotografica ha sempre avuto un potere sensazionale: quello di mentire e manipolare la realtà proprio mentre sembra registrarla fedelmente. Grazie allo straordinario lavoro sui materiali d’archivio dei registi Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck, FANTASTIC MACHINE ripercorre a un ritmo travolgente la storia dei media che hanno cambiato in profondità le nostre vite, svelandone i segreti più nascosti: il risultato è un racconto insieme esilarante e sconcertante che dice molte cose sulla società in cui viviamo e sul modo in cui rappresentiamo noi stessi.

Da un lato, l’obiettivo di una macchina fotografica o di una telecamera è un prolungamento dei nostri occhi, un ampliamento del nostro campo visivo“, affermano i due registi. “Dall’altro, bisogna ricordare che c’è sempre qualcuno dietro quell’obiettivo, che indirizza lo sguardo a favore dei propri interessi, che siano economici, politici o di altra natura… Siamo ormai arrivati ad avere circa 45 miliardi di obiettivi sul pianeta e viene da chiedersi se la miriade di immagini che vengono prodotte ogni giorno rendano più acuta la nostra visione del mondo o solo più sfocata“.

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