45 anni, Il figlio di Saul e Perfect Day: tre candidati su cinque al David di Donatello 2016 per il Miglior film dell’Unione Europea (QUI l’elenco completo) sono stati distribuiti in Italia da Teodora Film. Si tratta di un risultato eccezionale per la casa di distribuzione diretta da Cesare Petrillo e Vieri Razzini, che premia l’impegno di sempre nella proposta di cinema indipendente e di qualità.
Questo mestiere difficile e rischioso ogni tanto ripaga alla grande e questa volta alla notizia abbiamo davvero fatto i salti di gioia. Del resto continuiamo a essere convinti che, nella loro estrema diversità, si tratta di tre bellissimi film e non possiamo che ringraziare il pubblico, la stampa e l’Accademia del Cinema Italiano.
dichiarano Petrillo e Razzini
45 Anni
Accolto trionfalmente all’ultimo Festival di Berlino, il film diretto da Andrew Haigh (ora al cinema in Italia con Weekend) ha fatto conquistare ai suoi due straordinari protagonisti, Charlotte Rampling e Tom Courtenay, l’Orso d’Argento per la migliore interpretazione.
Kate e Geoff conducono una vita tranquilla nella campagna inglese e si apprestano a festeggiare i 45 anni di matrimonio. A pochi giorni dall’evento, però, Geoff riceve una notizia inattesa: è stato ritrovato in un ghiacciaio il corpo intatto di Katya, la sua prima fidanzata finita dispersa durante un’escursione negli anni sessanta. L’uomo cerca di non far trapelare il suo turbamento, ma Kate inizia a scavare nel passato fino a scoprire uno sconcertante segreto. Già autore dell’acclamato Weekend, Andrew Haigh firma un’opera emozionante e coinvolgente, capace come poche di catturare i sentimenti più intimi e inconfessabili di una coppia di lungo corso.
Perfect Day
Film rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes, è diretto dallo spagnolo Fernando León de Aranoa (I lunedì al sole) e interpretato da uno straordinario cast internazionale: Benicio del Toro, Tim Robbins, Mélanie Thierry, Olga Kurylenko.
Nella grande tradizione che va da To Be Or Not To Be a M*A*S*H, Perfect Day è una commedia capace di raccontare la guerra con le armi dell’ironia e del divertimento. I protagonisti di questa movimentata avventura sono quattro operatori umanitari impegnati nei Balcani nel 1995, a guerra appena finita. La loro missione è rimuovere un cadavere da un pozzo, per evitare che contamini l’acqua della zona circostante. La squadra, guidata dal carismatico Mambrú (del Toro), comprende Sophie (Thierry), ingenua idealista appena arrivata dalla Francia, la bella e disinibita Katya (Kurylenko) e l’incontenibile B (Robbins), volontario di lungo corso e allergico alle regole. Dopo una rocambolesca serie di eventi, i quattro capiranno che si tratta di un compito più difficile del previsto, in un paese in cui anche trovare una corda può diventare un’impresa impossibile.
Il Figlio Di Saul
Giudicato subito come un’assoluta rivelazione all’ultimo Festival di Cannes, poi insignito del Gran Premio della Giuria, il film di László Nemes ha conquistato anche il Golden Globe e l’Oscar per il Miglior Film Straniero e per l’occasione è tornato in 140 sale come evento speciale il 7 e l’8 marzo.
Saul Ausländer (Géza Röhrig) fa parte dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.