Teodora Film è felice di annunciare alcuni dei nuovi titoli in listino per la prossima stagione, confermando una linea editoriale sempre all’insegna della qualità e della ricerca. Si parte da Small Things Like These, il film d’apertura dell’ultimo Festival di Berlino con protagonisti Cillian Murphy, fresco vincitore dell’Oscar per Oppenheimer, e Emily Watson, premiata con l’Orso d’Argento come Miglior interprete non protagonista. Prodotto dalla Artists Equity di Matt Damon e Ben Affleck e dalla Big Things di Alan Moloney e dello stesso Murphy, diretto da Tim Mielants (Peaky Blinders), il film è ambientato nell’Irlanda del 1985 e racconta un momento cruciale nella vita di un uomo, commerciante di carbone e padre di cinque figlie, che scopre un inquietante segreto nascosto dal convento locale. Small Things Like These è basato sul libro omonimo della scrittrice irlandese Claire Keegan, già autrice del racconto The Quiet Girl, che ha ispirato il film candidato all’Oscar.
Da Cannes arriva invece Flow di Gints Zilbalodis, il capolavoro d’animazione che ha incantato il festival, conquistando poi quattro premi ad Annecy. Capace come pochi di parlare un linguaggio universale e osannato dalla critica di tutto il mondo (“Uno dei film d’animazione sulla natura più innovativi dai tempi di Bambi“, ha scritto tra gli altri IndieWire), Flow ha per protagonista un gatto costretto da un’inondazione ad affrontare un epico viaggio in barca insieme a un gruppo imprevisto di compagni.
Ancora da Berlino provengono due dei titoli più applauditi del concorso: La Cocina, di Alonso Ruizpalacios e From Hilde, with Love, di Andreas Dresen. Ambientato tra i fornelli di un caotico ristorante newyorkese, dove lingue e culture si mescolano senza sosta, La Cocina è una commedia ricca di risvolti politici, con al centro la storia d’amore tra un cuoco di origine messicana e una cameriera americana, interpretata da Rooney Mara.
Di tutt’altro segno la storia d’amore raccontata da From Hilde, with Love, ossia quella struggente fra Hilde e Hans Coppi, giovani eroi della resistenza antinazista in Germania la cui vicenda ricorda quella più nota di Sophie Scholl. Grazie al suo approccio antiretorico e profondamente umano, il film di Dresen rievoca quegli anni drammatici da un punto di vista inedito, creando uno dei più commoventi e potenti personaggi femminili degli ultimi anni.