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Dio è donna e si chiama Petrunya, rivelazione del Festival di Berlino e presentato al Torino Film Festival, è un grido di libertà contro ogni pregiudizio. Disillusa dalla vita, Petrunya, giovane senza lavoro, si ritrova a una cerimonia religiosa riservata agli uomini: una croce viene lanciata nel fiume e chi la recupera otterrà un anno di felicità. Con aria di sfida, Petrunya si getta in acqua, vince la croce e scatena uno scandalo. Pressata a restituirla, decide di resistere a ogni costo. Ispirato a un evento reale, il film consacra Teona Mitevska come voce originale del cinema europeo. Omaggiato al Torino Film Festival con una retrospettiva e il Premio LUX del Parlamento Europeo, il film unisce ironia e impegno sociale, raccontando una storia femminile dalla forza dirompente